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Marzo 28, 2021

Corsi di Inglese per il lavoro. Cosa devi sapere?

Forse non tutti sanno che la lingua più parlata al mondo è il cinese mandarino, con oltre un miliardo di parlanti di madrelingua; segue lo spagnolo con circa 460 milioni di locutori nativi, mentre la lingua inglese si posiziona al terzo posto con 380 milioni di persone per cui rappresenta la lingua materna.

Tuttavia, se a questa cifra aggiungiamo 1 miliardo di persone che utilizzano l’inglese come seconda o terza lingua, soprattutto per interagire in contesti internazionali, per turismo o nel mondo degli affari, la lingua inglese resta senza alcun dubbio la più parlata al mondo. 

Partendo da queste considerazioni, è ovvio che la conoscenza della lingua inglese rappresenta oggi un’esigenza per quasi tutte le professioni, o perché intrinseca alla mansione che si ricopre (come nel caso del turismo e delle relazioni internazionali) o perché alla base della terminologia di settori specifici (informatica e tecnologia, ingegneria, economia, marketing e finanza).

Inoltre, la globalizzazione e l’accelerazione imposta dai progressi tecnologici hanno reso inevitabile una forte internazionalizzazione dei mercati che hanno spostato fuori dai confini del proprio Paese la sede dei loro affari. In questo contesto, il ruolo dell’inglese si è fatto sempre più prominente in quanto lingua franca che funge da ponte tra intermediari parlanti lingue diverse.

Da tenere in considerazione è anche l’influenza che, a partire dagli anni ‘80, la cultura pop ha esercitato globalmente sulla società, riversando anche in Paesi dove l’inglese non è la lingua primaria, una grande abbondanza di contenuti pervenuti in lingua inglese.

La cultura pop, intesa come musica, cinematografia, serie tv, social media, video games, pubblicità, sport, moda, così come il consumismo, nasce e si sviluppa proprio in Paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti, espandendosi poi nel resto del globo, rinnovando l’interesse non solo per la lingua, ma anche per la cultura inglese.

Ma perchè proprio la lingua inglese?

Se vi state chiedendo perché proprio l’inglese, la risposta è da ricercarsi in primis nel ruolo egemonico dell’impero britannico nell’era coloniale, dopodiché nella supremazia politica, economica e culturale degli Stati Uniti sul resto del mondo occidentale, dal dopoguerra ad oggi.

Per tutte queste ragioni la lingua inglese è diventata un requisito fondamentale da inserire nel proprio CV se ci si sta immettendo per la prima volta nel mondo del lavoro, se si vuole lavorare con l’estero o se si aspira a salire di livello e aumentare i propri profitti; a maggior ragione, nell’epoca che stiamo vivendo in cui, a causa della pandemia di Covid-19, siamo costretti a lavorare da remoto, avendo però l’opportunità di interfacciarci con qualsiasi parte del mondo.

In generale, tra le competenze più ricercate nelle posizioni che richiedono una conoscenza intermedia o avanzata dell’inglese rientrano:

  • essere in grado di scrivere e rispondere a e-mail professionali in modo formale e informale;
  • saper rispondere al telefono;
  • intervenire in riunioni in videoconferenza;
  • essere in grado di interagire con colleghi stranieri;
  • saper scrivere report o relazioni di meeting e progetti;
  • comprendere, saper scrivere e presentare bilanci societari;
  • essere in grado di produrre e presentare slide;
  • essere in grado di interagire e negoziare con possibili nuovi clienti;
  • conoscere la terminologia tecnica del proprio settore di competenza (es. legale, tecnologico, agricolo, aviazione, ecc.).

Se si parte da zero, raggiungere un livello intermedio o avanzato della lingua inglese da poter spendere nel proprio lavoro richiede sicuramente molto impegno e tempo, poiché bisognerà prima acquisire le quattro abilità di base della lingua (listening, speaking, writing, reading) e successivamente approfondire tutti gli ambiti più tecnici relativi alla propria professione.

Pertanto, per raggiungere l’obiettivo nel minore tempo possibile ed evitare di disperdere le proprie energie in attività troppo complesse è più indicato seguire prima un corso di General English e solo successivamente un corso di Business English.

Per chi possiede già un livello intermedio della lingua inglese è invece più semplice focalizzarsi direttamente sugli aspetti più settoriali del proprio lavoro. In questo caso, può rivelarsi molto utile la lettura di materiale relativo alla propria professione in inglese per acquisire la terminologia tecnica o seguire podcast e video su Youtube incentrati sull’inglese commerciale. Tuttavia, se il tempo a disposizione è poco, è meglio approfittare di corsi di inglese per il lavoro mirati, preferibilmente individuali, da poter seguire con continuità in modalità online nella pause o nel fine settimana.

In conclusione, a prescindere dalla professione che svolgete o avete intenzione di intraprendere, l’inglese rappresenta senza alcun dubbio un passpartout irrinunciabile.

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